Il documentario italiano è racconto, memoria e sguardo critico. 24 fotogrammi: secondo Lorenzo Hendel, giovedì 10 aprile 2025, presso la sala Zavattini dell’AAMOD,
Lorenzo Hendel presenterà il suo nuovo libro “24 fotogrammi per una storia del documentario italiano”, edito da Dino Audino.
Un’opera di Lorenza Hendel che esplora 120 anni di cinema del reale, tra linguaggio, evoluzione e contraddizioni.
Insieme a lui, Loredana Dordi e Gianfranco Pannone accompagneranno il pubblico in un percorso tra immagini e pensiero.
24 fotogrammi d’anima: l’Italia del documentario raccontata da Lorenzo Hendel
un incontro tra immagini, memoria e pensiero critico nella sala Zavattini dell’AAMOD, ci sono libri che non si limitano a raccontare.
Libri che scavano, che mostrano senza spiegare, che ti fanno fermare un attimo prima dell’ovvio.
E’ questo il caso di “24 fotogrammi per una storia del documentario italiano – essenziale ma esaustiva”, firmato da Lorenzo Hendel e pubblicato nel 2024 da Dino Audino editore.
La presentazione ufficiale di questo volume, prezioso come un archivio e vibrante come un campo di girasoli al tramonto, avrà luogo giovedì 10 aprile alle ore 18:00 presso la sala Zavattini dell’archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ETS (AAMOD).
All’incontro prenderanno parte, oltre all’autore, anche Loredana Dordi e Gianfranco Pannone, per accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso centoventi anni di cinema documentario italiano.
Un viaggio che non è solo lineare, ma ondulato, fatto di curve, ritorni, esperimenti. un percorso che attraversa le pieghe della storia e della società, esplorando non solo ciò che è stato filmato, ma il modo in cui lo sguardo ha scelto di farlo.
La verità attraverso il montaggio: un racconto in 24 capitoli
Il libro di Hendel non è un catalogo, né un semplice saggio accademico. è un mosaico critico, composto da 24 capitoli, ognuno dei quali dedicato a un’opera che ha segnato, in modi diversi, il documentario italiano.
Non solo i grandi nomi, ma anche le voci meno note trovano spazio, in una danza narrativa che alterna il realismo puro alla finzione ragionata. perché se un tempo il documentario era solo registrazione della realtà, oggi è anche riflessione sul modo in cui quella realtà viene costruita.
Hendel osserva come il linguaggio documentario si sia trasformato, talvolta piegato, contaminato da tecniche del cinema di finzione.
Una contaminazione fertile, a volte necessaria, a volte ambigua. eppure sempre carica di senso.

Dal fascismo ai nuovi linguaggi: tra verità e rappresentazione
Uno dei passaggi più forti e necessari del volume è l’analisi del documentario sotto il fascismo, con i cinegiornali LUCE che imponevano una verità costruita a uso e consumo del regime.
E poi il dopoguerra, le speranze del neorealismo, le illusioni di un cinema capace di restituire la realtà così com’è.
Un ideale forse impossibile, ma fondamentale per comprendere le tensioni interne al genere documentario.
Lorenzo Hendel non si limita a raccontare la storia: la interroga.
Mostra come il documentario abbia sempre oscillato tra l’urgenza del vero e la necessità dell’artificio narrativo, in un equilibrio precario e affascinante.
un autore che è anche guida: Hendel tra regia, docenza e pensiero
Con oltre quarant’anni di esperienza nel cinema documentario, Lorenzo Hendel è una figura di riferimento assoluto.
Autore per RAI3, ha girato in italia e all’estero, lavorando anche nel campo della fiction.
Nel 2005 ha diretto “quando i bambini giocano in cielo”, ambientato in Groenlandia e interpretato da attori inuit. un film che ha ottenuto premi e riconoscimenti in numerosi festival, segnando una tappa importante nella sua carriera.
Tra il 2007 e il 2013 ha curato lo storico spazio televisivo Doc3, dando visibilità a documentari di creazione e partecipando come giurato nei principali festival internazionali.
Oggi insegna regia di cinema documentario all’accademia di belle arti di Sassari, e collabora con istituzioni come il centro sperimentale di cinematografia e la scuola di cinema sentieri selvaggi.

una presentazione da non perdere: arte, memoria e pensiero critico si incontrano
La presentazione del libro sarà ad ingresso libero, fino a esaurimento posti. un’occasione rara per ascoltare direttamente un autore che non solo conosce la storia del documentario, ma l’ha vissuta e contribuito a scriverla.
Nell’intimità della sala Zavattini, il pubblico sarà invitato a riflettere, a confrontarsi, a lasciarsi attraversare da immagini e parole che raccontano un’Italia spesso invisibile, ma profondamente vera.
Per chi ama il cinema, per chi crede nella forza del racconto documentario, per chi non smette di cercare il senso dietro le immagini, questo appuntamento è un dono.
sala zavattini – archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ETS
giovedì 10 aprile – ore 18:00
Presentazione del libro “24 fotogrammi per una storia del documentario italiano” di lorenzo hendel
con lorenzo hendel, loredana dordi e gianfranco pannone
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