Il Grande Urlo al Teatro di Documenti di Roma. Un intenso dramma al femminile tra mito classico e modernità, dal 27 al 30 marzo 2025
Il Grande Urlo: Elettra vs Clitennestra al Teatro di Documenti di Roma
Elettra contro Clitennestra: un intenso dramma sulla forza delle donne tra mito e contemporaneità, Il Grande Urlo
Un classico riletto al femminile
Dal 27 al 30 marzo 2025 al Teatro di Documenti di Roma va in scena Il Grande Urlo – Elettra vs Clitennestra, opera teatrale scritta da Elena Fanucci.
Barbara Scoppa e Laura Cravedi interpretano magistralmente le protagoniste, dirette da Franco Gervasio, in una produzione IDS, con costumi di Laura Strambi.
Lo spettacolo, arricchito da musiche suggestive tratte da Paolo Conte e altri compositori contemporanei, affronta l’eterno conflitto madre-figlia con intensità e originalità.
Il Grande Urlo: La forza del mito greco nella società contemporanea
Elena Fanucci, autrice del testo, prende ispirazione dai classici greci concentrandosi sul drammatico ritorno di Agamennone dalla guerra di Troia.
La vicenda pone al centro le figure femminili: Clitennestra ed Elettra.
Due donne che incarnano mondi opposti, destinate a scontrarsi drammaticamente senza possibilità di conciliazione.
Il conflitto sfocia inevitabilmente nel matricidio, unica soluzione possibile per Elettra per affermare sé stessa e rompere il ciclo di dolore e vendetta familiare.
Il Grande Urlo: Personaggi femminili forti e soli
Nello spettacolare testo, gli dei greci sono assenti. Le figure maschili sono ombre lontane, sfuggenti e ormai incapaci di influenzare la realtà femminile.
Agamennone ed Egisto restano sullo sfondo: uno ormai morto, l’altro reso impotente da Clitennestra, mentre Oreste è assente, privo della forza necessaria.
La responsabilità di interrompere questa spirale di violenza e dolore ricade completamente su Elettra, simbolo di emancipazione, determinazione e coraggio femminile.

Il Grande Urlo: Prosa e poesia nel linguaggio teatrale
Il testo alterna versi poetici, utilizzati da Elettra per esprimere sentimenti idealizzati, e prosa, usata da Clitennestra, per manifestare concretezza e durezza materna.
La prosa di Clitennestra rimanda al corpo, alla realtà concreta, mentre la poesia di Elettra richiama spiritualità e idealismo, esprimendo il suo tormento interiore.
Questi registri differenti conferiscono alla rappresentazione una potenza unica, mettendo a nudo i personaggi nella loro cruda e tragica umanità.
Un dramma psicologico che attraversa il tempo, Il Grande Urlo:
Il Grande Urlo esplora anche le implicazioni psicologiche profonde del conflitto tra madre e figlia, mettendo in scena una storia di vendetta e sacrificio.
Lo spettacolo esplora le dinamiche di un dolore ereditato, quello che spinge Clitennestra a vendicare la figlia Ifigenia e che conduce Elettra al matricidio.
La potenza drammatica del mito greco viene rivitalizzata attraverso una riflazione contemporanea sull’identità femminile, sull’autodeterminazione e sull’assenza di divinità a guidare le azioni umane.
Il Grande Urlo: Miti antichi per raccontare le contraddizioni moderne
Clitennestra ed Elettra incarnano due modelli opposti di femminilità: la madre utilizza manipolazione e seduzione, la figlia sceglie lucidità e chiarezza d’intenti.
Questa contrapposizione diviene metafora della società moderna, in cui spesso prevale l’ambiguità dei rapporti e l’oppressione dei cliché culturali.
Elettra è l’emblema della liberazione personale, colei che rompe con il passato patriarcale e compie un passo decisivo verso l’indipendenza e l’autonomia.
Il Grande Urlo: Scene minimaliste e costumi evocativi
La regia di Franco Gervasio costruisce uno spazio scenico minimale, fatto di veli, luci essenziali e pochi elementi, valorizzando l’intensità delle attrici Barbara Scoppa e Laura Cravedi.
I costumi, ideati da Laura Strambi, sottolineano simbolicamente la grandezza tragica dei personaggi, enfatizzando il valore drammaturgico e visivo della rappresentazione.
Le interpretazioni delle protagoniste oscillano tra intima riflessione e intensi momenti di rabbia, sofferenza e rancore, regalando al pubblico emozioni profonde e autentiche.
Il Grande Urlo: Musica, rabbia e catarsi
Le musiche selezionate accompagnano l’intenso dialogo scenico, creando atmosfere sospese e drammatiche, in perfetta sintonia con la tensione emotiva del testo.
La regia di Franco Gervasio enfatizza la drammaticità del conflitto tra madre e figlia, alternando momenti intimistici a esplosioni di rabbia e sofferenza.
La scena culmina nel gesto finale del matricidio, momento catartico in cui Elettra distrugge simbolicamente ogni legame familiare, conquistando la propria libertà interiore.

Il Grande Urlo: Informazioni e biglietti
Gli spettacoli si terranno presso il Teatro di Documenti, Via Nicola Zabaglia, 42 a Roma, dal 27 al 30 marzo 2025.
Gli orari degli spettacoli saranno: giovedì e venerdì ore 20:45, sabato ore 19:00 e domenica ore 18:00.
I biglietti, al costo di 15 euro interi, 12 euro ridotti e 10 euro per studenti, possono essere prenotati al numero 06/45548578 o via email teatrodidocumenti@libero.it.
Il Grande Urlo: Un invito alla riflessione contemporanea
Il Grande Urlo non è solo teatro classico, ma una riflessione universale sulle contraddizioni e i conflitti umani, visti attraverso potenti figure femminili.
Lo spettacolo offre una visione profonda sulla trasformazione dell’identità femminile e sulla forza della volontà individuale, libera da imposizioni esterne.
Una pièce imperdibile che offre al pubblico non solo emozioni intense, ma anche un’occasione unica di riflettere sulla contemporaneità, partendo da archetipi universali.