Il vedovo allegro (ma non troppo) con Carlo Buccirosso che firma una commedia pungente e umana sulla solitudine post-pandemia, tra risate, malinconia e un’inaspettata voglia di ricominciare
Il vedovo allegro e ipocondriaco e la casa piena di ricordi
Carlo Buccirosso porta in scena Il vedovo allegro, una commedia brillante e malinconica sul dopo-pandemia, tra risate, solitudine e speranze da ritrovare
Un appartamento affollato di oggetti e pensieri
Dal 1 al 13 aprile 2025, Carlo Buccirosso sarà protagonista alla Sala Umberto con lo spettacolo Il vedovo allegro, da lui scritto e diretto.
Accanto a lui, un cast affiatato composto da Gino Monteleone, Massimo Andrei, Elvira Zingone, Davide Marotta, Donatella De Felice, Stefania De Francesco e Matteo Tugnoli.
La produzione è firmata da Ente Teatro Cronaca e A.G. Spettacoli Tradizione e Turismo.
La storia racconta la quotidianità stralunata di Cosimo Cannavacciuolo, vedovo e antiquario in rovina, che vive al terzo piano di un antico palazzo nel centro di Napoli.
Dopo la perdita della moglie a causa del virus e il fallimento dell’attività commerciale, Cosimo si ritrova solo, tra ansie, paura del futuro e scaffali ricolmi di merce invenduta.

Il vedovo allegro, un condominio di personaggi vivaci
A rendere meno grigia la vita del protagonista sono i vicini di casa e i personaggi che popolano il palazzo.
Il bizzarro custode Salvatore, con i suoi due figli Ninuccio, sempre in lite col padre, e Angelina, tutta dedita alle pulizie e alla ricerca di un buon partito, movimentano le giornate del vedovo.
Per arrotondare e dare un po’ di colore alla sua esistenza, Cosimo ha affittato una camera a Virginia, giovane attrice trasformista, che porta una ventata di allegria nel suo appartamento sovraffollato di mobili e malinconie.
Tuttavia, a complicare davvero la vita del protagonista sono i vicini Tomacelli, una coppia inquietante con un segreto che diventerà centrale nella trama.
Il vedovo allegro, tra equivoci e fragilità post-pandemiche
Le difficoltà economiche, i debiti con la banca, le visite sempre più rare degli amici e la presenza minacciosa del mutuo impagato rendono la vita di Cosimo sempre più instabile.
A nulla sembrano servire i consigli del ginecologo dottor De Angelis, figura ambigua e potenziale partito per Angelina, che aggiunge confusione alle già tormentate giornate del vedovo.
La commedia è una riflessione amara e comica sul periodo post-pandemico.
Racconta con ironia quanto la crisi sanitaria abbia inciso sulle vite delle persone comuni, lasciando strascichi economici, psicologici e relazionali.
Il personaggio di Cosimo incarna le fragilità di chi cerca di risollevarsi con dignità, senza rinunciare all’umorismo.
Il vedovo allegro, una regia che alterna leggerezza e malinconia
La regia di Carlo Buccirosso dosa bene il ritmo, alternando momenti esilaranti ad altri più intensi.
Le scene di Gilda Cerullo e Renato Lori, i costumi di Zaira De Vincentiis, le musiche di Cosimo Lombardi e il disegno luci di Luigi Della Monica accompagnano il pubblico in un viaggio teatrale dentro le paure e le speranze di un uomo comune.
L’aiuto regia è affidato a Fabrizio Miano.
L’appartamento di Cosimo, quasi un personaggio esso stesso, diventa lo specchio della sua anima: disordinata, piena di ricordi, ma anche ancora piena di possibilità.
Lo spettacolo non pretende di offrire soluzioni, ma invita a riconoscersi in una condizione condivisa: quella di chi ha perso tanto ma non si arrende.

Il vedovo allegro, una commedia umana e attuale
Il vedovo allegro è una commedia che diverte e commuove, perché racconta una realtà recente con delicatezza e intelligenza.
L’umorismo di Carlo Buccirosso, mai banale, riesce a cogliere le contraddizioni della nostra epoca, offrendo al pubblico uno specchio dove rivedere le proprie ansie e magari riderne.
La solitudine, la paura di non farcela, il bisogno di nuovi legami e il valore della leggerezza emergono con forza, ma sempre con il garbo di una scrittura attenta al cuore delle cose.
È una commedia, ma anche un atto di amore per il teatro e per la vita quotidiana, con i suoi piccoli drammi e le sue ironiche verità.
Il vedovo allegro, una serata da vivere a teatro
Lo spettacolo andrà in scena alla Sala Umberto, in via della Mercede 50 a Roma, dal martedì al giovedì alle ore 20:30, il venerdì e sabato alle 21:00, con doppia replica sabato e domenica alle 17:00.
La durata è di 1 ora e 40 minuti senza intervallo.
I biglietti, con prezzi da 22 a 34 euro, sono disponibili su www.salaumberto.com e www.ticketone.it.
È consigliata la prenotazione, vista l’alta attesa del pubblico per il nuovo lavoro di Carlo Buccirosso, sempre capace di coinvolgere e commuovere con intelligenza e ironia.
Il vedovo allegro e ipocondriaco e la casa piena di ricordi
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa teatro:
Silvia Signorelli, Monica Menna, Alessandra Teutonico
FB: Sisi Communication – IG: sisi_communication
Sito ufficiale: www.salaumberto.com