La Fabbrica degli Innocenti gianluigi nuzzi,

La Fabbrica degli Innocenti, Il Delitto della Verità Teatro Brancaccio

La Fabbrica degli Innocenti, Il Delitto della Verità Teatro Brancaccio

La Fabbrica degli Innocenti gianluigi nuzzi,

La Fabbrica degli Innocenti, Il Delitto della Verità Teatro Brancaccio, Gianluigi Nuzzi porta in scena i grandi casi di cronaca tra inchiesta e teatro, svelando come nascono le fake news e si costruiscono colpevoli alternativi.

il teatro della verità: cronaca, media e giustizia, la scena si apre sui grandi casi italiani, La Fabbrica degli Innocenti. Martedì 25 marzo 2025 alle ore 21.00

Teatro Brancaccio di Roma ospita La Fabbrica degli Innocenti, spettacolo-inchiesta scritto e interpretato da Gianluigi Nuzzi, con il contributo di Martina Maltagliati.

La regia è firmata da Enrico Zaccheo, le musiche originali da Davide Cavuti, mentre il disegno luci è curato da Marco Palmieri.

Lo spettacolo è prodotto da Stefano Francioni Produzioni, in collaborazione con Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci.

La Fabbrica degli Innocenti, tra fake news e manipolazione della verità

La Fabbrica degli Innocenti è un viaggio teatrale intenso tra i meccanismi che trasformano la cronaca in spettacolo e, spesso, la verità in dubbio.

Gianluigi Nuzzi, giornalista e autore di numerose inchieste, conduce il pubblico tra i casi giudiziari più noti degli ultimi anni, smascherando la macchina delle fake news.

In tempi di sfiducia nelle istituzioni, molte verità processuali vengono rimesse in discussione da chi propone versioni alternative, clamorose ma prive di fondamento.

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La Fabbrica degli Innocenti, Il Delitto della Verità Teatro Brancaccio,

La Fabbrica degli Innocenti, una fabbrica che crea nuovi colpevoli

Secondo Nuzzi, la “fabbrica degli innocenti” non produce verità, ma costruisce false piste, crea innocenti mediatici e colpevolizza chi ha davvero fatto il proprio dovere.

Magistrati, investigatori, periti, familiari delle vittime diventano bersagli di attacchi pubblici, trasformati in carnefici, mentre i veri colpevoli si dissolvono tra le ipotesi.

Una strategia ben definita, che sfrutta emozione, scandalo e verosimiglianza per ribaltare i fatti e disorientare l’opinione pubblica.

La Fabbrica degli Innocenti, i tre casi simbolo: garlasco, yara e erba

Sul palco, Gianluigi Nuzzi ripercorre tre casi emblematici: l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, l’omicidio di Yara Gambirasio e la strage di Erba.

In tutti e tre i casi ci sono sentenze definitive, ma la macchina del sospetto ha continuato a girare, insinuando nuovi dubbi, inondando i media di ipotesi infondate.

Le sentenze vengono presentate come frutto di errori, complotti o forzature. Gli imputati diventano vittime e i familiari delle vere vittime vengono accusati.

La Fabbrica degli Innocenti, il teatro come atto di resistenza civile

Attraverso documenti, interviste, immagini e testimonianze, Nuzzi mostra passo dopo passo come nasce una fake news e come si alimenta un dubbio mediatico.

Lo spettatore è accompagnato in un’indagine teatrale lucida e coinvolgente, che decostruisce la narrativa parallela offerta da influencer, blogger e “esperti” improvvisati.

Alla base, c’è sempre una motivazione: visibilità, carriera, interesse politico o persino affetto personale per l’imputato da “salvare”.

La Fabbrica degli Innocenti, una scenografia essenziale per un racconto potente

Lo spettacolo si svolge in uno spazio essenziale: una redazione minimale, videowall per contributi visivi e gigantografie dei protagonisti dei casi affrontati.

Al centro c’è la narrazione di Nuzzi, che guida il pubblico con rigore e chiarezza, supportato da audio suggestivi e brevi clip che arricchiscono l’esperienza.

L’effetto è quello di un’inchiesta in diretta, dove ogni parola e ogni dettaglio diventano tasselli per ricostruire la verità.

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La Fabbrica degli Innocenti, Il Delitto della Verità Teatro Brancaccio,

La Fabbrica degli Innocenti, dove finisce la realtà, dove inizia la speculazione

La riflessione si estende oltre la cronaca nera, toccando i meccanismi della disinformazione in generale: dal complottismo medico (come nel caso Covid),
alla disinformazione geopolitica (guerra in Ucraina), fino alla distorsione della realtà sui social.

I metodi sono sempre gli stessi, cambia solo l’obiettivo.
Le emozioni vengono manipolate per generare sconcerto, sfiducia nelle istituzioni e rabbia contro presunti “poteri forti”.

La Fabbrica degli Innocenti, la giustizia, tra complotti e spettacolo

La Fabbrica degli Innocenti mostra che l’attacco alla giustizia non avviene più nei tribunali, ma nei salotti televisivi, sui blog e nei social network.

Lì si costruisce una “verità” alternativa, facilmente digeribile, costruita per il pubblico, che emoziona e coinvolge ma confonde e danneggia profondamente.

Il vero pericolo è che il cittadino, davanti a un caso di cronaca, non creda più a giudici e sentenze, ma solo a chi sa raccontare meglio.

La Fabbrica degli Innocenti, una chiamata alla responsabilità collettiva

Con questo spettacolo, Gianluigi Nuzzi invita tutti alla responsabilità. Leggere, informarsi, dubitare, ma sempre attraverso le fonti ufficiali e documentate.

La giustizia non può essere sostituita dal tribunale dell’audience, e la verità non può essere decisa con i “mi piace” o le condivisioni.

La Fabbrica degli Innocenti è un atto teatrale e civile che difende il diritto di sapere, senza filtri, e il dovere di raccontare senza deformare.

Teatro Brancaccio, Roma – Martedì 25 marzo ore 21.00
Biglietti disponibili su TicketOne e circuiti abituali

Produzione: Stefano Francioni Produzioni, Vincenzo Berti, Gianluca Bonanno per Ventidieci
Scritto da Gianluigi Nuzzi con Martina Maltagliati – Regia: Enrico Zaccheo – Musiche: Davide Cavuti – Luci: Marco Palmieri
www.stefanofrancioniproduzioni.com

Adriano Di Benedetto

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