Tra oche leggendarie, cani salvatori e gatti filosofi, il premio “La Penna d’Oca 2025” trasforma il Campidoglio in un nido d’amore per gli animali.
La Penna d’Oca 2025? Onore a chi starnazza per amore
Era un giorno romano di quelli col cielo arrogante e il sole che si diverte a riflettersi sui sampietrini. La Penna d’Oca 2025
Ma dentro la Sala della Protomoteca, al Campidoglio, si stava facendo storia.
Di quella che profuma di buono. Di quella che abbaia, miagola, salva vite e ricorda con grazia.
È tornato il premio “La Penna d’Oca 2025 del Campidoglio”, seconda edizione, ideato dall’associazione Pet Carpet e dalla giornalista Federica Rinaudo, con il sostegno della Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.
Un evento che ha visto un pubblico variegato e sincero: volontari, forze dell’ordine, attori, influencer, studenti, giornalisti.
E poi loro: gli amici degli animali. Presenti con le mani, con le idee, con le storie. E con il cuore.
Totò, Peppino e una penna che sa ancora di piuma, La Penna d’Oca 2025
Non è stata solo una premiazione, ma un abbraccio tra passato e presente.
Grazie alla collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato e il benestare delle famiglie, sono state mostrate foto inedite di Totò e Peppino De Filippo: due giganti della risata con una debolezza tenerissima per cani e gatti.
A loro, e al loro amore silenzioso per il mondo animale, è stata dedicata una statuetta speciale scolpita dal giovane artista Leonardo Sebastiani.

Una leggenda romana tra piume e zampette
La Penna d’Oca 2025. Il premio prende il nome da quelle oche del Campidoglio che, secondo la leggenda, salvarono Roma con il loro starnazzare notturno.
E oggi, a starnazzare – con stile e civiltà – sono coloro che difendono chi non ha voce: gli animali e l’ambiente.
Tra i premiati: David Lucani per la Polizia di Stato, Marco Fratoni per i Carabinieri, Simone Iovine per l’Anas.
E poi artisti come Licia Colò, Raffaele Paganini, Grazia Di Michele, Enzo Salvi, Loredana Cannata, lo street artist Moby Dick.
Senza dimenticare le star del web come Joy Barboncino Toy, Marley SuperCane e Damiano Giordano, che con i loro contenuti fanno sorridere e riflettere.
Dana, la forza che non cammina ma vola, La Penna d’Oca 2025
Tra le storie più toccanti, quella di Dana, la cagnolina disabile gettata in un fosso e salvata da Ombretta Caprioli.
Oggi Dana corre con le ruote e con la dignità. E riceve un premio che non pesa, ma profuma di rivincita.
Applausi per i cani della Federazione Italiana Nuoto Salvamento, la storica Colonia Felina della Piramide, la Banca delle Visite Pet, i City Angels.
Il Teatro Golden con la mascotte Maia, il Circo senza animali CircAfrica, la comunità social di Babalù, e Mario Talarico, artigiano poeta che realizza ombrelli con zampe e fusa.

Scuole, stampa e una speranza che cammina
La Penna d’Oca 2025. Il premio ha riconosciuto anche l’impegno delle scuole: Elisa Scala, Piersanti Mattarella Plesso Satta, e la Scuola Internazionale di Comics.
Ragazzi che parlano di pet, ambiente e futuro con parole nuove, colorate e piene di speranza.
Un grazie speciale è andato a chi dà voce alle storie degli animali: TG5, TG2, Il Messaggero, Repubblica.it, RAI TGR Lazio, Qui Mamme, TGCOM24, ViviRoma.tv e Sky TG24.
Perché ogni notizia può essere una carezza, ogni servizio può diventare un collare di visibilità.
Finale col cuore (e una zampa appoggiata sulla giacca)
Il Campidoglio, stavolta, non ha parlato solo di politica e pietre millenarie.
Ha raccontato un’altra Roma, quella che salva, cura, protegge.
E mentre un cane scuoteva le orecchie per l’aria condizionata e un gatto invisibile si sarà sicuramente seduto su un documento importante, il pubblico applaudiva un’Italia che sa ancora emozionarsi per chi cammina basso, ma insegna alto.
Alla prossima edizione, dunque. La Penna d’Oca 2025
E ricordate: se un’oca può salvare Roma, un cane può salvarci l’anima.