Linee tra i bordi: locandina

Linee tra i bordi: la guerra e l’assenza di vincitori

Linee tra i bordi: la guerra e l’assenza di vincitori

Linee tra i bordi: locandina

Linee tra i bordi: la guerra e l’assenza di vincitori. Un dramma che esplora il conflitto, il senso di colpa e la perdita dell’umanità

LINEE TRA I BORDI: LA GUERRA E L’ASSENZA DI VINCITORI

Una riflessione profonda sulla natura del conflitto e sulla perdita dell’umanità nel Teatro di Arianna Cozzi. Linee tra i bordi

Un racconto che sfida il concetto di vittoria e sconfitta

Dal 13 al 16 febbraio 2025, il Teatro Marconi di Roma ospita Linee, tra i bordi

Un’opera di Arianna Cozzi diretta da Felice Della Corte e interpretata da Anania Amoroso, Alessio Antelmi, Alice Corti, Kevin Di Sole, Francesca Faccini e Riccardo Musto.

Uno spettacolo che porta in scena il tema della guerra senza celebrarla, mettendo in discussione la sua stessa esistenza.

Linee, tra i bordi. Il cuore del testo: una guerra senza senso

Nessun vincitore, nessun vinto.
Nel momento stesso in cui un conflitto ha inizio, l’umanità viene annientata.

I soldati si trasformano in strumenti di un sistema più grande di loro, incatenati a ordini, esecuzioni e sensi di colpa.

Il vero nemico non è un altro uomo, ma la guerra stessa, che priva ogni essere umano della propria essenza, lasciando solo il dolore e la perdita.

Linee tra i bordi: locandina
Linee tra i bordi: la guerra e l’assenza di vincitori.

Linee, tra i bordi. La guerra è un ciclo che non si interrompe

Non si esce mai davvero da un conflitto come combattenti, ma solo come esseri umani feriti.

La narrazione mostra come la guerra sia un ciclo vizioso, nel quale i soldati diventano ingranaggi di una macchina distruttrice che non ha alcuna logica.

Il messaggio è chiaro: “La guerra la vinci se non la fai”, una frase che diventa monito e punto di svolta per chi, scegliendo di non combattere, compie l’atto di resistenza più significativo.

Linee, tra i bordi. L’autrice e il suo messaggio di denuncia

Arianna Cozzi spiega che la sua scrittura nasce da un profondo senso di impotenza di fronte alle catastrofi umanitarie create dall’uomo, che potrebbero essere evitate.

La guerra, secondo l’autrice, è ciò che priva l’essere umano della sua stessa natura, trasformandolo in qualcosa di diverso.

Ma c’è un’alternativa: farsi sentire, denunciare, prendere posizione.

Biglietti e informazioni

Lo spettacolo va in scena giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 febbraio alle ore 21.00 e domenica 16 febbraio alle ore 17.30 presso il Teatro Marconi di Roma (Viale Guglielmo Marconi 698/E). Linee, tra i bordi

Biglietti:

  • Intero: 25,00 €
  • Ridotto: 22,00 €
  • Under 25: 11,00 €

Prenotazioni:
Acquista i biglietti
Info e biglietteria: 06 5943554 – info@teatromarconi.it – WhatsApp: 3757717111

Ufficio stampa Teatro Marconi
Elisa Fantinelstampa@teatromarconi.it – 3358160566

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