Il 20 luglio 2025 Irene Maiorino è Maddalena sono io a Casa del Jazz. Un monologo struggente con musiche originali di Paolo Vivaldi. Evento imperdibile a Roma.
Maddalena sono io , un viaggio teatrale tra fragilità e redenzione
Domenica 20 luglio 2025, alle ore 21:00, a Casa del Jazz, va in scena una prima assoluta imperdibile: Maddalena sono Io.
Lo spettacolo è parte della prestigiosa rassegna estiva I Concerti nel Parco, che unisce narrazione teatrale e musica dal vivo in uno scenario d’eccellenza.
Sul palco, l’intensa Irene Maiorino, già amata dal grande pubblico per il ruolo di Lila ne L’Amica Geniale, interpreta un archetipo femminile millenario.
A dare forma al monologo è il nuovo testo di Emmanuel Exitu, scrittore premiato con il Premio Comisso 2023, autore attento alla spiritualità e al femminile.
Domenica 20 luglio, Maddalena sono Io, un’altra nuova produzione de I Concerti nel Parco, presentata in prima assoluta.
Un monologo – su testo originale di Emmanuel Exitu – in cui Irene Maiorino, splendida interprete nel ruolo di Lila nella serie l’Amica Geniale.
Irene dà volto e voce ad una Maddalena, che racconta se stessa senza rete, in una trama dal ritmo incalzante, quasi cinematografico.
Maddalena che parte dalla sua storia di ricca e ricercata cortigiana in Galilea, poi descrive il suo smarrimento e la sua caduta in uno stato di crescente angoscia, fino all’incontro con il Cristo.
Un personaggio lontano dalle edulcorate rappresentazioni di molta cattiva iconografia, piuttosto un essere misterioso, forte e sfuggente allo stesso tempo.
Ne viene fuori una Maddalena sono io di strabordante umanità e fragilità, ma anche di grande forza.
La regia è assente: lo spettacolo vive della sola presenza scenica dell’attrice e della potenza della parola, supportata da un raffinato impianto musicale.
La Maddalena di Exitu è umana, carnale, spirituale e smarrita: una donna che attraversa l’abisso della perdizione prima di incontrare la luce del cambiamento.

un testo potente, una figura immortale
Il monologo si sviluppa come un viaggio interiore, dove la protagonista racconta sé stessa partendo dalla sua vita da cortigiana, fino all’incontro con Cristo.
La narrazione, incalzante e quasi cinematografica, destruttura le immagini convenzionali, offrendo un volto autentico, contraddittorio e profondo della Maddalena evangelica.
Non una santa idealizzata, ma una donna complessa, segnata dalle ombre e dalla ricerca incessante di redenzione, in bilico tra rifiuto e desiderio di verità.
Il Cristo evocato da Maddalena non è quello delle rappresentazioni edulcorate, ma una figura misteriosa, forte, sfuggente, che accende una trasformazione interiore.
Il testo riesce così a connettere il pubblico moderno con una figura archetipica, rendendola viva e attuale, anche per chi non appartiene al credo religioso.
La scrittura di Exitu rompe gli schemi, rifiuta moralismi e stereotipi, e si affida alla voce dell’attrice per restituire tutta la potenza di un’anima in cammino.
Maddalena sono io, una colonna sonora viva e palpitante
Fondamentale è il ruolo delle musiche originali di Paolo Vivaldi, che accompagnano, rafforzano e talvolta anticipano le emozioni suscitate dal testo.
Vivaldi, noto compositore per cinema e televisione, ha costruito la partitura in stretta sintonia con la voce di Maiorino e il ritmo narrativo.
Le musiche vengono eseguite dal vivo da un quintetto d’eccezione che dona profondità sonora alla scena, senza mai rubare spazio alla parola.
I musicisti sono: Alberto Mina e Miwa Shiozaki ai violini, Gaia Orsini alla viola, Matteo Scarpelli al violoncello, Luca Vignali all’oboe.
Lo stesso Paolo Vivaldi suonerà il pianoforte, creando un’interazione continua tra musica e voce, come un filo invisibile che lega parola e silenzio.
Il risultato è uno spettacolo sospeso tra teatro e concerto, che commuove e invita a una riflessione profonda sulla fragilità umana e il riscatto spirituale.

Maddalena sono io, tra arte, poesia e memoria archetipica
“Maddalena sono Io” è molto più che un racconto: è un’invocazione laica che attraversa i secoli per giungere fino alla coscienza contemporanea.
Con passione e intensità, Irene Maiorino si fa strumento di una narrazione urgente, capace di parlare a tutte le sensibilità, al di là del credo personale.
Ogni parola, ogni nota, contribuisce a costruire un ritratto emozionante, carnale e simbolico, che fa vibrare corde profonde nell’animo dello spettatore.
Lo spettacolo si inserisce nel solco della tradizione dei Concerti nel Parco, che da anni propongono progetti originali a metà tra musica e teatro.
In un contesto naturale come Casa del Jazz, ogni performance si arricchisce della magia del luogo, trasformando la serata in un’esperienza sensoriale unica.
Il 20 luglio sarà un’occasione preziosa per assistere a un evento irripetibile, frutto di incontri artistici autentici e di una ricerca drammaturgica profonda.
informazioni, biglietti e accessibilità
L’appuntamento con Maddalena sono Io è domenica 20 luglio alle ore 21:00 presso Casa del Jazz, in viale di Porta Ardeatina 55, Roma.
I biglietti, con prezzi compresi tra 18 e 30 euro, sono acquistabili online su www.ticketone.it o direttamente in loco.
La biglietteria aprirà alle 18:30, con possibilità di accedere fino a 40 minuti dopo l’inizio. Si consiglia di arrivare con anticipo.
Per spettatori diversamente abili, è attivo un servizio di prenotazione scrivendo a info@iconcertinelparco.it almeno 3 giorni prima dell’evento.
Il parcheggio si trova adiacente alla villa, in via Cristoforo Colombo angolo viale di Porta Ardeatina. È facilmente raggiungibile anche in bus e metro.
All’interno della struttura sarà attivo il ristorante Bo.Bo, aperto dalle 19:30 alle 23:30. È fortemente consigliata la prenotazione.
Maddalena sono io, una serata da ricordare tra spiritualità e bellezza
Il 20 luglio 2025, a I Concerti nel Parco, il pubblico sarà invitato a compiere un viaggio intimo e potente nel cuore della figura di Maddalena.
Con Irene Maiorino e la musica di Paolo Vivaldi, arte e parola si fondono in un’esperienza teatrale intensa, capace di toccare tutte le anime.
Un evento raro, un’opera nuova, un rito teatrale contemporaneo che pone al centro l’umanità, il dolore e la resurrezione interiore. Da non perdere.