Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”. Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

“La maestra senza penna” è un libro edito da Bertoni Editore, scritto da Nicolina Moretta.

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”. “La routine scolastica scorre tranquilla per insegnanti e allievi della terza elementare del paese di Grottola.

Niente lascia presagire quello che succederà in seguito.

L’avvento della pandemia da coronavirus sconvolge vite e abitudini, travolge prassi e certezze consolidate.

La nostra maestra (ancora con la penna) e i suoi allievi e allieve si trovano alle prese con la didattica a distanza.

Sono spaesati e confusi.

Ed è a questo punto che l’insegnante elabora un metodo didattico rivoluzionario: l’autocorrezione dei compiti da parte dei bambini e delle bambine.

E diventa la “maestra senza penna”.

Così, tra riflessioni spontanee (e a volte sorprendenti), poesie e temi in classe inizia il grande viaggio dei bambini e delle bambine verso il traguardo finale: diventare bravi cittadini e brave cittadine”.

Queste le parole con cui la casa editrice presenta il progetto editoriale.

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.
Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.

Scritto in modo innovativo, si lascia divorare tutto d’un fiato: personalmente ho impiegato un’ora ad arrivare alla fine. 

Moretta ha saputo fotografare uno spaccato della realtà situazionale ed emozionale vissuta da docenti e alunni durante il periodo del COVID. 

Leggerlo è un’avventura entusiasmante e coinvolgente, con una scrittura davvero scorrevole.

L’autrice ha cercato, in 93 pagine, di far comprendere a chi non è del mestiere cosa voglia dire insegnare e ha provato a trasmettere quel rapporto ‘speciale’ che si instaura tra docente e discente: anche in un periodo difficile come quello della pandemia.

“La maestra senza penna” è un libro unico nel suo genere, uno di quelli da avere nella propria biblioteca privata.

Pone luce sull’incantevole mondo infantile e apre alla conoscenza di una pedagogia innovativa, che si avvale dell’auto correzione per lo sviluppo responsabile dei bambini.

Mi ha appassionata ed emozionata perché traspare tutto l’amore della maestra per i suoi piccoli “figli”, perché gli alunni per ogni insegnante sono proprio come una prole.

Lo stile della scrittura di Nicolina Moretta è chiaro e pulito, adatto per confermare che la lingua non ha bisogno di retorica né di altisonanti trovate per affermarsi.

Lo stile usato è accessibile a tutti, con o senza laurea e con questo la Nicoletta Moretta trasmette idee e consigli, esperienze e competenze acquisite sul campo.

Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.
Nicoletta Moretta “La maestra senza penna”.

Non è un libro diretto alle insegnanti, ma a tutti coloro che si trovano a interagire quotidianamente con i bambini.

Un particolare riferimento è dedicato a coloro che hanno a che fare con la scuola primaria…

Bertoni Editore per 14 euro offre la possibilità di leggere un libro nel quale Nicolina Moretta, posta di fronte alla sfida dura, quasi ingiusta, che il covid le sottopone, si sente in obbligo di effettuare delle lezioni a distanza che possano comunque essere un modo per i bimbi per crescere nonostante non vi sia un rapporto diretto tra i banchi di scuola.

Grazie al suo stratagemma didattico non lascia nessuno indietro.

Il primo strumento a cadere, quello più caro al docente, è proprio la penna: marchingegno che rimarca errori, segna assenze, sottolinea frasi, sancisce giudizi.

Il libro, ambientato nell’alto Casertano, è una sorta di diario segreto professionale nel quale sono raccolti temi svolti dai bambini della scuola primaria.

Le difficoltà che la maestra ha incontrato da remoto, sono state molte e l’impatto subito dagli studenti – calati in una realtà irreale, virtuale,  ha generato fragilità ed insicurezze.

Ogni singolo alunno è chiamato ad imparare attraverso la lettura di quello che ha scritto, a correggersi, soprattutto, ad avvicinarsi ad un modello particolare di confronto.

Un modo questo, secondo Nicolina Moretta, per acquisire più autostima e sentirsi i veri e unici protagonisti di un progetto di crescita molto importante.

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