Pietro Romano con Carlo Verdone

Pietro Romano: L’arte di recitare tra teatro, cinema e pubblicità

Pietro Romano: L’arte di recitare tra teatro, cinema e pubblicità

Pietro Romano con Carlo Verdone

Pietro Romano: L’arte di recitare tra teatro, cinema e pubblicità. L’attore racconta il suo percorso, le sfide affrontate e i sogni futuri

Un’intervista esclusiva ricca di emozioni e riflessioni che ci ha lasciato in questi giorni di festa l’attore Pietro Romano

Pietro Romano persona disponibilissima, cortese e molto educata, quando gli è stato chiesto di fare l’intervista non ha esitato neanche un momento

Doman. Pietro, grazie per essere qui con noi. Vorrei iniziare chiedendoti: che cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera di attore?

Pietro Romano: Grazie a voi per l’invito!

La passione per la recitazione è nata fin da piccolo, quando guardavo film con mio padre.

Mi affascinava il modo in cui gli attori riuscivano a trasmettere emozioni così profonde.

Poi, al liceo, ho avuto l’opportunità di partecipare a uno spettacolo teatrale, e da lì ho capito che era quello che volevo fare per il resto della mia vita.

Doman.Tra teatro, cinema e pubblicità, quale forma di recitazione senti più vicina al tuo cuore e perché?

Pietro Romano: Il teatro è sicuramente il mio primo amore.

C’è qualcosa di magico nell’immediatezza del rapporto con il pubblico.

Ogni replica è unica, e l’energia che si crea tra palco e platea è indescrivibile.

Detto questo, il cinema mi affascina per la possibilità di approfondire i dettagli, mentre la pubblicità mi permette di esplorare la sintesi e la creatività

Pietro Romano con Eleonora Daniele
Pietro Romano: L’arte di recitare tra teatro, cinema e pubblicità.

Doman. Hai lavorato in ambiti diversi. Come cambia il tuo approccio alla recitazione tra questi tre mondi?

Pietro Romano: Cambia molto! In teatro, il corpo e la voce devono riempire lo spazio; nel cinema, invece, bisogna essere più intimi e dettagliati, perché la macchina da presa cattura ogni sfumatura.

Nella pubblicità, spesso devi comunicare un messaggio complesso in pochi secondi, quindi il lavoro diventa più strategico e concentrato.

Doman. C’è un ruolo che hai interpretato e che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

Pietro Romano: Sì, ricordo con grande affetto dei ruoli teatrali svolti nel Cyrano de Bergerac.

Non nel ruolo del protagonista, ma interpretavo un marchese, un poeta ed un cadetto nel lontano 2000 con Sebastiano Lo Monaco regia di Giuseppe Patroni Griffi

Cyrano è un personaggio straordinariamente complesso, pieno di contraddizioni, coraggio e vulnerabilità.

Aver partecipato mi ha fatto crescere molto, sia come attore che come persona.

Doman. Hai un sogno nel cassetto, un ruolo o un progetto che vorresti realizzare?

Pietro Romano:

Mi piacerebbe molto lavorare a un film storico, magari interpretare un personaggio del Rinascimento italiano.

Amo la storia e trovo che sarebbe affascinante portare sullo schermo un’epoca così ricca di cultura e intrighi.

Doman. Come riesci a bilanciare il tuo lavoro tra i tre ambiti in cui operi?

Pietro Romano: È una sfida, ma mi piace alternare i progetti.

Pianifico molto e cerco di dedicare tempo di qualità a ogni attività.

Il segreto è rimanere flessibili e saper adattarsi alle diverse esigenze di ciascun contesto.

Pietro Romano premiato
Pietro Romano: L’arte di recitare tra teatro, cinema e pubblicità.

Doman. Hai affrontato momenti difficili nella tua carriera? Se sì, come li hai superati?

Pietro Romano: Certo, come tutti.

Ci sono stati momenti in cui il lavoro non arrivava o in cui mi sentivo insoddisfatto delle mie performance.

Li ho superati cercando di migliorarmi continuamente e ricordando sempre perché ho scelto questa strada: per la passione e l’amore verso la recitazione.

Doman. Quale consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere la carriera di attore?

Pietro Romano:

Direi di studiare tanto, di non avere paura di sbagliare e di accettare i “no” come parte del percorso.

La recitazione è un viaggio, non una meta, quindi è fondamentale godersi il processo e continuare a imparare.

Doman. Per concludere, quali sono i tuoi prossimi progetti?

Pietro Romano:

Ho in cantiere uno spettacolo teatrale che debutterà a breve e un progetto cinematografico che mi porterà all’estero per alcune riprese.

Inoltre, sto lavorando a una campagna pubblicitaria che uscirà il prossimo anno. Tante cose in arrivo, quindi restate sintonizzati!

Doman. Il tuo ultimo film, “A Capodanno Tutti da Me”, ha ricevuto un ottimo riscontro. Come hai vissuto questa esperienza?

Pietro Romano: È stato entusiasmante.

“A Capodanno Tutti da Me” è una commedia brillante, ma con un lato umano che tocca il cuore. Interpretare il mio personaggio mi ha permesso di esplorare nuove sfumature, divertendomi e imparando al tempo stesso.

Nuovissima commedia diretta da Toni Fornari e Andrea Maia che vede protagonista Massimo Boldi, Nancy Brilli ed un cast di prim’ordine dove ho il privilegio di interpretare il senatore Latella, un personaggio un po’ particolare che creerà scompiglio.

Andrà in onda in prima assoluta mercoledì 1 gennaio in seconda serata su Canale 5

Conclusione: Pietro Romano, con la sua passione e il suo impegno, continua a regalare al pubblico interpretazioni memorabili, dal teatro al cinema, passando per la pubblicità, con “A Capodanno Tutti da Me” come ultimo, brillante capitolo di una carriera in ascesa.

Doman. Grazie mille, Pietro. È stato un piacere parlare con te e scoprire di più sulla tua carriera.

Pietro Romano: Grazie a voi!

È stato un piacere condividere un pezzo del mio mondo. A presto!

L’intervistatore e fotografie Adriano Di Benedetto

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