Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni” Ovvero il canto. Accademia Filarmonica Romana, Balletto di Roma,  Direzione Artistica Francesca Magnini

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”. Presentato da Luciano Carratoni

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”, nuovo allestimento 2023 liberamente ispirato a Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Čechov Il Canto del Cigno

con la partecipazione di Carola Puddu nel ruolo del Cigno Nero, Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco

coreografia e regia Fabrizio Monteverde, musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij

costumi Santi Rinciari, Light designer Emanuele De Maria

dal 17 al 22 ottobre 2023 (ore 20.30, domenica 22 ottobre ore 17.30)

https://drive.google.com/file/d/1wM5oEgCyJx32Cnwxi8zzBWg42caoUtrK/view

La stagione della danza dell’Accademia Filarmonica Romana si inaugura martedì 17 ottobre (ore 20.30) con il nuovo allestimento del Balletto di Roma Il lago dei cigni, ovvero Il canto in scena fino al 22 ottobre al Teatro Olimpico.

Fra i più stimati artisti contemporanei italiani, capace di garantire quell’originalità coreografica e registica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo.

Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, in un percorso struggente di illusioni e memoria, che vede protagoniste nel ruolo del Cigno Nero Carola Puddu, giovanissima beniamina del pubblico della danza, nota anche per la loro partecipazione alla trasmissione “Amici”.

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”
Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Nel ruolo del Cigno Bianco Roberta De Simone stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009, interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia.

Lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza.

La compagnia è fra l’altro appena rientrata da una fortunata tournée internazionale in Cina che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un’altra fortunata produzione, Giulietta e Romeo, che proprio un anno fa, sempre con la coreografia di Monteverde, apriva la stagione 22-23 della Filarmonica.

Una tournée impegnativa, sempre sold out, durata un mese con più di 5000 chilometri percorsi, che ha portato il Balletto di Roma nei principali teatri di 9 città, fra cui Pechino e Shangai.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega.

Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.

Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago.

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”
Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale.

Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un Lago senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza straziante di sopravvivere al finale di una replica interminabile.

Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda.

Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà sé stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione.

In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.

Ufficio stampa Accademia Filarmonica Romana

Sara Ciccarelli, cell. 339 7097061, uff.stampa@filarmonicaromana.org

Biglietti: Teatro Olimpico da 16 a 37 euro (più diritto di prevendita).

Info: filarmonicaromana.org / teatroolimpico.it

tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE DELLA DANZA

TEATRO OLIMPICO

da martedì 17 a domenica 22 ottobre

da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 17.30

IL LAGO DEI CIGNI OVVERO “IL CANTO”

liberamente ispirato a Il lago dei cigni

e all’atto unico Il canto del cigno di Anton Čechov

coreografia e regia Fabrizio Monteverde

musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

costumi Santi Rinciari

light designer Emanuele De Maria

costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume

realizzazione maschere Crea FX effetti speciali

nuovo allestimento 2023

cigno bianco Roberta De Simone

cigno nero Carola Puddu

Principe Siegfried Alessio Di Traglia

Rothbart Paolo Barbonaglia

corpo di ballo

balletto di roma

Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”
Teatro Olimpico “Il Lago dei Cigni”

La Compagnia del Balletto di Roma promuove la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso.

Nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini.

In 63 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività sia in termini di quantità che di qualità.

Con il passare del tempo la Compagnia ha costruito un modello produttivo volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori.

L’attuale profilo artistico è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, che fin dai primi anni duemila ha affidato gli orizzonti artistici a personalità della danza italiana e internazionale: da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, a Cristina Bozzolini e Roberto Casarotto fino al 2017, per poi portare dal 2018 un significativo cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini.

La nuova figura artistica ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione, coinvolgendo enti e istituzioni, e ha permesso di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione.

Fabrizio Monteverde inizia l’attività nel 1976 come attore e aiuto regista di Muzzi Loffredo per Un giorno Lucifero al Festival di Spoleto e al Piccolo di Milano.

Parallelamente studia danza al Centro Professionale Danza Contemporanea di Roma, perfezionandosi poi con Carlson, Pendleton, Sener, Dizien, Garrison, Goss e Lewis. Lavora con Pieralli in Giulia round Giulia per il Festival di Avignone.

Nel 1984 a Parigi si perfeziona in danza contemporanea. Tornato a Roma nel 1985, allestisce per il Teatro Spazio Zero Bagni acerbi che lo colloca tra i nuovi nomi della coreografia italiana.

Da questa esperienza nasce la Compagnia Baltica di cui è direttore fino al 1992. Dal 1988 al 2000 collabora con il Balletto di Toscana dando vita a una intensa attività produttiva.

Tra le creazioni di questi anni Pinocchio, Dedica, La Tempesta, Barbablù. Nel 1991 è coreografo de La luna incantata, film per Rai TV con la regia di Vittorio Nevano, protagonista l’étoile Alessandra Ferri.

Nel 1989 debutta nella regia teatrale con Tre sorelle di Cechov e si ripete nel 1997 con Otello di Verdi per il Teatro Pergolesi di Jesi.

Nel 1996 ottiene il premio “Gino Tani” e il premio “Danza&Danza” quale migliore coreografo italiano.

Nel 2022 riceve il premio alla Carriera (nell’ambito premio per la Danza “Città di Foligno”) durante il Foligno Danza Festival.

Densa l’attività con le più importanti compagnie di danza italiane (MaggioDanza, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Scala di Milano, etc).

Per il Balletto di Roma, di cui è coreografo principale dal 2015, ha realizzato Giulietta e Romeo, Cenerentola, Otello, Bolero, Il lago dei cigni, ovvero Il canto, Io, Don Chisciotte.

Carola Puddu inizia lo studio della danza all’età di 4 anni a Cagliari (Sardegna), con la sua insegnante polacca Anna Kukurba.

All’età di 9 anni si trasferisce in Francia entrando nella scuola di danza del Balletto dell’Opera di Parigi (École de danse du Ballet de l’Opera de Paris) dove farà tutti gli anni di studio fino a diplomarsi nel 2018.

Durante il suo percorso di studi all’Opera di Parigi, Carola ottiene il suo primo ruolo da solista a soli 17 anni e balla repertorio di coreografi come Roland Petit, Maurice Béjart, Auguste Bournonville, William Forsythe, George Balanchine e Marius Petipa, fino a ottenere ruoli da solista in Un Ballo di Jirì Kylian e Spring and Fall di John Neumeier.

Il repertorio di John Neumeier porterà Carola ad esibirsi in diverse tournée come in Germania all’Hamburg Ballet e in Russia, allo Stanislavsky Theater of Moscow.

Nel 2019 Carola si trasferisce a Toronto ed entra a far parte del Professional Training Program con il Canada’s National Ballet School, dove, dopo la riabilitazione di un grave infortunio, danza in delle produzioni del coreografo spagnolo Roman Oller, tra cui Romeo e Giulietta dove interpreta l’asilo della madre di Giulietta nella sua versione contemporanea.

In Canada Carola si apre a nuovi stili come il contemporaneo e il Gaga Movement.

Nel 2021 entra nella classe della scuola di “Amici di Maria De Filippi”.

Allieva della maestra Alessandra Celentano, alla sua uscita dal programma Carola viene chiamata a far parte dell’organico del Balletto di Roma, dove interpreterà anche il ruolo di Giulietta nel celebre balletto Giulietta e Romeo di Fabrizio Monteverde, in occasione nel 20° anniversario di questo storico allestimento coreografico proprio a cura del Balletto di Roma (2002-2022) e del cigno nero ne Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, sempre di Monteverde (2023).

Danza anche in Première di Andrea Costanzo Martini (2021). Il 4 settembre 2022, nell’ambito della X Edizione del Premio Capri Danza International, diretto da Luigi Ferrone, riceve un premio al merito e attualmente partecipa anche a numerosi Galà di danza a fianco di ballerini internazionali.

Roberta De Simone inizia gli studi di tecnica classica a Roma presso la Scuola di Danza di Renato Greco, con la maestra Lia Calizza.

Nel 2005 entra a far parte della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Paola Jorio dove, nel 2009, consegue il diploma di danzatrice classico accademica. Durante gli anni di studio partecipa ad alcune produzioni della compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, come Giselle e La Bella Addormentata.

Nell’ottobre del 2009 entra a far parte stabilmente dell’organico del Balletto di Roma, per il quale interpreta ruoli solistici e principali in tutte le produzioni originali e di repertorio, nelle tournée italiane e internazionali: Giulietta e Romeo, Bolero e Cenerentola di Fabrizio Monteverde, The Arena Love di Michele Pogliani, Contemporary Tango e Futura di Milena Zullo, We/Part e Fem di Paolo Mangiola.

Nel 2015, il coreografo Fabrizio Monteverde le affida il ruolo della protagonista Odette ne Il lago dei cigni, ovvero Il Canto, per il quale viene segnalata dalla critica nazionale.

Nel 2016 interpreta Desdemona in Otello dello stesso Monteverde e partecipa negli anni successivi a tutte le nuove produzioni della compagnia, tra le quali Giselle di Itamar Serussi e Chris Haring, Turning di Alessandro Sciarroni, Arcaico di Davide Bombana; è tra i protagonisti, nel 2020, di Io, Don Chisciotte, coreografia e regia di Fabrizio Monteverde, e partecipa alla prima versione in streaming di Première, coreografia di Andrea Costanzo Martini.

Nel 2023 è nuovamente protagonista, nel ruolo del cigno bianco, de Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto di Monteverde. Dal 2017 conduce masterclass e focus sul repertorio del Balletto di Roma per il progetto “Formazione on Tour”.

Attualmente, oltre a portare avanti l’attività di interprete, affianca diversi autori della compagnia in qualità di assistente alle coreografie e maître de ballet.

Inoltre, dal 2020 è assistente del maestro Derevianko e docente per i corsi professionali della Scuola di danza e del CAP Corso di Avviamento Professionale del Balletto di Roma.

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